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Capitolo 4: La Genesi

 

LA GENESI

"In principio Dio creò il cielo e la terra.
"Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno" (Genesi 1: 1-5).

Osserviamo in dettaglio cosa ci dice questo primo paragrafo.
In questa descrizione, distinguo chiaramente il caos originario di quella nebulosa di polvere cosmica che la scienza ci menziona. Un "mare" di polvere che, per qualcuno che forse sta assistendo al buio, e non ha la minima idea che quello a cui sta assistendo, non è acqua ma una nebulosa in cui egli (il nostro possibile osservatore) sta "galleggiando". Questo individuo è nel luogo, nel posto preciso, in cui centinaia di milioni di anni dopo sarà la Terra in formazione. Inoltre, siccome non calpesta terreno solido, tutto quello che può immaginare o intravedere, secondo i suoi parametri, è l'abisso, l'abisso dello spazio.
Subito, questo stesso individuo (che continua la sua osservazione e narra quello che vede) vede la luce brillare per la prima volta e crede che Dio l'abbia creata in quel momento - come luce - in quanto non può ancora vedere che nasce dal Sole. Vede la luce, ma non da dove proviene. Per lui è come se Dio avesse "acceso" la luce.

È necessario chiarire che quando parlo di un osservatore intendo qualcuno che in un epoca recente - diciamo circa 3000 anni fa - ha ricevuto una visione o una rivelazione di Dio, e attraverso di essa riesce a vedere la creazione del Sistema Solare. Non significa che l'osservatore fosse presente alla creazione nel momento in cui Dio ha operato, ma che l'abbia vista o captata in seguito, attraverso una sorta di visione estremamente riassunta...

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